PERLE E CORALLI SIMBOLI DI UN AMBIENTE DA TUTELARE
  • L.C. Lodi Host
  • L.C. Lodi Quadrifoglio
  • L.C. Lungo Adda Lodigiano

L’entusiasmo e l’indubbia competenza a cui si sono aggiunti la curiosità e l’interesse del pubblico (a larga maggioranza femminile!) hanno caratterizzato l’incontro, organizzato il 27 settembre u.s. dai L.C. Lodi Host, Lodi Quadrifoglio e Lungo Adda Lodigiano, con la gemmologa e creatrice di gioielli Lucilla Solazzo, il fratello Tiziano e la figlia Lara, che hanno ereditato questa passione dal padre che, emigrato dalla Puglia a Milano, ha aperto, nel 1978, la gioielleria “L’Oriente”, successivamente trasferita a Lodi e lasciata ai figli.
La serata, che ha avuto come tema le perle e i coralli, è iniziata con una curiosità: il termine “oriente”, in questo caso, si riferisce alla lucentezza e all’iridescenza della perla, che nasce da una reazione naturale dei molluschi quando una sostanza irritante si insinua nel suo delicato tessuto. Questo processo succede in natura, ma è stato anche riprodotto artificialmente alla fine del 1800 dal giapponese Kokichi Mikimoto il quale, concepì una produzione industriale, tuttora ampiamente utilizzata, anche perché, come ha riferito Tiziano Solazzo, se tutti volessero perle e coralli naturali, ostriche e barriera corallina scomparirebbero completamente.
Per quanto riguarda il corallo, esso proviene in gran parte dall’Oceano Indiano, dove le barriere coralline, che sono tra gli ecosistemi più ricchi di specie animali e vegetali, si stanno lentamente estinguendo e, anche nel Mediterraneo, ormai è proibito pescarlo per la tutela di un ambiente ormai ipersfruttato.
Intermezzo piacevole è stata la sfilata della magnifica collezione di gioielli, indossati con eleganza da Lara, momento in cui si è potuto apprezzare la lucentezza e la setosità delle perle e le diverse gradazioni di colore dal rosso al bianco al rosa “pelle d’angelo” del corallo; Lucilla Solazzo ha poi spiegato il miglior modo per conservare questi preziosi in tutto il loro splendore.
In questa serata, in cui si sono vivacemente mescolate spiegazioni, sfilate, curiosità, commenti ed apprezzamento della bellezza, ha avuto comunque risalto la riflessione sulle condizioni del nostro pianeta, sul suo sfruttamento senza regole e su quanto sia necessario mirare alla tutela della biodiversità e lottare contro i cambiamenti climatici affinchè sia possibile conciliare la conservazione della natura ed il miglioramento delle condizioni di vita delle persone.

Silvana Anzellotti