PROGETTO “FAMIGLIE IN RETE”
  • L.C. Lodi Host
  • L.C. Lodi Quadrifoglio

La serata del 25 Gennaio scorso, ovviamente e rigorosamente online, ha visto come protagonista Mons. Franco Badaracco, parroco della Cattedrale di Lodi e responsabile del progetto “Famiglie in rete”.
A lui, che ne è anche il coordinatore, è stato devoluto il ricavato dell’originale e ben riuscita Lotteria di Natale, anch’essa tenutasi, inutile dirlo, online, con la partecipazione dei soci e delle socie dei L.C. Lodi Host e L.C. Lodi Quadrifoglio
Don Franco, dopo aver ringraziato per la generosità, ha esordito definendo il progetto “Famiglie in rete” nulla di eccezionale perché, semplicemente, rappresenta in modo concreto la dimensione caritativa della comunità.
L’iniziativa è nata a gennaio 2012 dalla consuetudine della preparazione di pacchi alimentari destinati a famiglie bisognose dalle quali, però, arrivavano contestualmente anche tante richieste di contributi e aiuti vari. Ne è derivata la necessità di “legare” le famiglie in una rete, spiega Don Franco, come quella dei pescatori, fatta di fili che insieme creano una rete, appunto. Proseguendo nelle analogie, Don Badaracco ha ricordato che anche Pietro e Andrea sono stati chiamati a fare i pescatori di uomini, e quindi cosa significa una “rete” in una parrocchia? I riferimenti sono venuti da due Papi: Giovanni XXIII, che ha definito la Chiesa “come la vecchia fontana del villaggio”, cui tutti vanno a dissetarsi e, fuori di metafora, da dove viene la carità per tutti, e Paolo VI che definì la parrocchia “un prodigio sociale in cui tutti sono riuniti in una rete dal vincolo della carità: un cuore solo e un’anima sola”. 
Di fatto, è stato il contesto sociale a richiedere la costituzione di questa rete per rispondere alle necessità delle famiglie, anche sotto forma di competenze professionali da mettere a disposizione dei parrocchiani. Con una sostanziosa raccolta fondi sono stati distribuiti pacchi alimentari per 65 famiglie, ma non gli altri tipi di aiuto. Mons. Badaracco ha poi raccontato con soddisfazione l’esperienza fatta con una famiglia albanese di quattro persone, verso cui si è attivata la “rete” per i permessi di soggiorno, i buoni pasto, i libri, le utenze, le spese mediche, riuscendo a condurre il padre ad attivare una piccola impresa edile, che gli permette di mantenere decorosamente e in autonomia la sua famiglia. Purtroppo, però, questo è un evento raro, nonostante una presenza concreta e radicata nel territorio di Caritas, Parrocchie, Centri di Ascolto, attivati e gestiti da tanti volontari, che alla solidarietà danno concretezza e contenuti alla solidarietà. Mons. Badaracco ha terminato la serata con una nota preoccupante relativa all’aumento della povertà in generale a causa della situazione economica conseguente la pandemia, sottolineando che ora i Lodigiani rappresentano la maggior parte degli ospiti della Casa dell’Accoglienza, a suo tempo sorta per gli stranieri. Per questo, conclude, ci sarebbe bisogno dell’apporto di psicologi, insegnanti e altri professionisti, magari in pensione, che volessero supportare chi si è trovato in poco tempo in tanta difficoltà.  
I presenti sono rimasti molto colpiti dalla narrazione di una realtà con cui pochi sono i contatti diretti, con la consapevolezza però che i due club promotori della serata, specialmente nell’ultimo anno, proprio su questa realtà hanno cercato di incidere, per promuovere, oltre al superamento delle difficoltà economiche, anche la dignità delle persone, portando un po’ di serenità e fiducia negli altri e nel futuro.                                                                                                                    

Silvana Anzellotti

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