MESSAGGI IN CODICE PER AIUTARE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Una convenzione stipulata fra “La Metà di Niente”, centro antiviolenza per le donne sostenuto dalla “Associazione Orsa Minore OdV Lodi”, e una ben precisa tipologia di esercizio commerciale consente alla vittima di avviare l’intervento di soccorso con una parola d’ordine che, segnalando un’emergenza, esprime una richiesta di aiuto e attiva il meccanismo di soccorso senza destare sospetti nel “maltrattante” e, quindi, senza che la donna si esponga a ritorsioni.
Anche di questo si è parlato nell’intermeeting organizzato l’8 aprile u.s. dai L.C. Lodi Quadrifoglio e Lodi Host sul tema “La funzione di un centro anti violenza – Focus sul centro La Metà di Niente di Lodi”, con relatrice la Dott.ssa Paola Metalla, che lo dirige.
Unico nella provincia di Lodi, con sportelli a Casalpusterlengo e a Codogno, riceve chiamate da tutta Italia, ha sottolineato l’ospite, e funziona H24 grazie a un’equipe interamente al femminile di sei/otto psicologhe, di avvocate e di volontarie che hanno seguito un corso di formazione.  
E’ ormai noto che la maggior parte dei casi riguarda la violenza domestica e che, a suo tempo, il lockdown ne ha incrementato il numero, meno risaputo che le vittime sono quasi tutte italiane e che non colpisce solo le donne più umili, come si pensa, ma anche professioniste e appartenenti a ceti agiati, perché fenomeno trasversale. Il cosiddetto “ciclo della violenza” segue uno schema ripetitivo: la donna crede di aver incontrato il principe azzurro, che, ben presto, la isola, la convince a rinunziare al posto di lavoro, alle amiche, perfino ai familiari. Iniziano poi i maltrattamenti sia fisici che psicologici ed anche economici, che la costringono a una totale dipendenza dal maltrattante.
Quella di ospitare la vittima in una casa rifugio, lungi dall’essere un’ottima soluzione, è in realtà un’extrema ratio, perché la donna deve essere completamente isolata, non può usare il cellulare né recarsi al lavoro, la sua diventa una vita sospesa.
Delle 300 richieste d’aiuto del 2020, ne sono state prese in carico ben 161, dopo una sorta di scrematura volta a eliminare le finte vittime, perché c’è anche chi cerca di approfittare degli ausili forniti. Fondamentale la collaborazione con le forze dell’ordine, per le quali il centro organizza corsi di formazione, avendo anche sottoscritto una convenzione per tale scopo col Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lodi.
Nel sottolineare la lentezza dei processi a carico dei maltrattanti, la Dott.ssa Metalla, lodata anche dal IPDG Cesare Senzalari, ha ricordato quanto ancora troppo poco si parli del fenomeno, ringraziando per la serata dedicata al tema le Presidenti dei due club, Mariuccia Meroni e Annamaria Locatelli, perché, ha concluso “il silenzio e l’indifferenza uccidono”.

M. L.

Didascalia foto:
Da sinistra: La relatrice Dott.ssa Paola Metalla; la Presidente del L.C. Lodi Quadrifoglio, Mariuccia Meroni; la Presidente del L.C. Lodi Host, Annamaria Locatelli; la Presidente del Soroptimist Club di Lodi ed il Past Governatore Lions Cesare Senzalari.

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