AFGHANISTAN, A VOLTO SCOPERTO

INTERMEETING LIONS VIGEVANO SFORZESCO-SOROPTIMIST INTERNATIONAL CLUB DI LOMELLINA

Racconto ed Immagini di Ugo Panella

Serata interessantissima quella di mercoledì 13 ottobre u.s., in cui il Lions Club Vigevano Sforzesco ed il Soroptimist International Club di Lomellina hanno ospitato, presso il ristorante “Ludovico il Moro” di Vigevano, il fotogiornalista Ugo Panella, che ha condiviso con le persone presenti la condizione tremenda in cui sta vivendo, da ben quarant’anni di guerra, la popolazione afghana e, in particolare, in questo periodo di dominazione spietata dei talebani.
La sua passione per la fotografia di denuncia ed impegno civile lo ha condotto in tanti luoghi del mondo, dove coesistono solo violenza, prevaricazione, odio, senza alcun rispetto per i diritti umani e la dignità del singolo e dove donne e bambini vengono sottoposti a sfruttamento e soprusi di ogni genere. Il nostro ha iniziato la sua carriera negli anni ’70, documentando i tremendi conflitti del Centro America, prima in Nicaragua e più tardi in Salvador. Nel 1999, in collaborazione con la giornalista di Repubblica Renata Pisu, ha realizzato un lungo reportage in Bangladesh sulla condizione di migliaia di ragazze sfigurate dall’acido solforico per aver rifiutato le proposte sessuali di uomini violenti. Panella ha sempre seguito le tremende vicissitudini delle donne in tanti Paesi e ha scelto di lavorare anche al fianco di International Medical Corps con l’intento di documentare il recupero dei bambini-soldato in Sierra Leone. In Italia ha seguito un progetto articolato presso un istituto psichiatrico di Serra d’Aiello in Calabria, che lo ha condotto alla pubblicazione di un libro e alla creazione di una mostra fotografica itinerante sulla trasformazione di condizioni sub-umane dei pazienti sino ad arrivare alla restituzione della loro dignità e senso della vita. Si è anche occupato di documentare le migrazioni forzate in Paesi da cui partono dei disperati verso le coste del Mediterraneo in cerca di un futuro accettabile.
Panella ha fatto seguire il coinvolgente racconto delle sue incredibili e rischiose esperienze da una serie di immagini, a volte molto crude, delle famiglie afghane, che, con l’aiuto della Fondazione Pangea, operante in quei luoghi, tentano si sopravvivere al dominio cruento del nemico interno. Singolare il racconto di chi, tentando di raggiungere l’aeroporto di Kabul per fuggire, dopo aver venduto casa e propri beni, durante la corsa per salire sull’aereo, viene di nuovo spogliato del poco che gli è rimasto e lasciato abbandonato a sé stesso. Da noi sono arrivate circa quattrocento donne afghane negli ultimi mesi, alcune delle quali andranno in Germania presso delle loro comunità, mentre altre rimarranno qui con la speranza di riuscire a trovare uno spazio adeguato all’interno di un contesto occupazionale, che riesca a ridare loro la dignità perduta.
Il servizio fotografico proposto ha colpito molto la sensibilità dei presenti, attoniti di fronte ad un quadro sociopolitico assolutamente denigrante l’esistenza umana e che, inevitabilmente, fa riflettere molto sul rispetto dell’altro e della sua vita, della libertà di pensiero, di azione e di movimento, valori cardini della convivenza umana e sociale, lì assolutamente disattesi e fortemente prevaricati.

Didascalia foto:
Da sinistra, La Presidente del L.C. Vigevano Sforzesco Patrizia Cottino; il relatore Ugo Panella; la Presidente del Soroptimist Gemma Zanoletti, insieme alla socia del suo club Roberta Motta, che ha presentato il fotogiornalista.