Quella del 5 ottobre scorso è stata una serata importante, molto vissuta, che ha rinnovato in tutti il senso di profonda ammirazione per l’eccellente performance italiana alle recenti Olimpiadi. Il Presidente del Club, Paolo Cervio, in un meeting ottimamente organizzato dal cerimoniere Angelo Dondi, ha introdotto la serata, partecipata da rappresentanti dei Club della Zona, dai ZC Franco Mazzini (3^ Circoscrizione, Zona C) e Luigia Favalli (5^ Circoscrizione Zona A) e da chi scrive. Alberto Caprotti, giornalista del quotidiano “Avvenire”, con l’incarico di Inviato Speciale e responsabile delle Pagine Motori, ha partecipato ai Giochi da Atlanta 1996, a quelli di Rio de Janeiro 2016 e, molto recentemente, a quelli del Giappone, che ha raccontato in un avvincente meeting “Io e l’Olimpiade di Tokyo, la più strana di sempre”, attraverso una vivace conversazione con il giornalista e socio del Club Pierluigi Bonora. Dopo aver sottolineato l’eccezionalità delle Olimpiadi, in quanto evento eccezionale per la coralità che rappresentano, questa è stata veramente ‘strana’: la città ospitante era senza entusiasmo, pervasa da paura per la pandemia, perché il popolo giapponese, molto razionalista e prevalentemente no-vax (infatti solo il 20% della popolazione è vaccinata), ha blindato atleti e giornalisti, pur vaccinati e con green pass, in una ‘bolla sui generis’, giornalmente sottoposti ad un tampone salivare, alla misurazione della temperatura ed all’obbligo, da parte del CIO, in caso di uscita dall’hotel, anche solo per comprare una bottiglietta d’acqua, di rientro entro 15 minuti, dopo la registrazione per la permanenza all’esterno. Caprotti ha efficacemente identificato i Giapponesi come un popolo molto pulito, organizzato, al limite dell’ossessione, ma incapace di gestire l’emergenza: prova ne è stata un tassista che, nel portarlo in aeroporto ed avendo previsto l’impiego di un certo numero di minuti, causa incidente incontrato, ha dovuto ritardare di 6 minuti l’arrivo previsto, per cui si è scusato all’inverosimile. Il relatore ha accompagnato i presenti in un percorso di episodi che hanno connotato l’avventura sportiva ed umana degli atleti, olimpici e paralimpici, che hanno onorato il nostro Paese di un considerevole numero di medaglie. Lo spazio alle domande è stato inaugurato da Roberta Pasero, de “Il Giornale”, che ha ripercorso la sua esperienza di giornalista giovanissima assunta da Indro Montanelli e che, pur in un mondo professionale prettamente maschile, è riuscita a farsi strada, non solo occupandosi di cultura e spettacolo, ma, attualmente, anche di motori.
La serata, molto apprezzata e brillante, è stata collegata ad un service: infatti è stata offerta ai presenti la possibilità di acquisto di uno o più fra i tre libri scritti da Alberto Caprotti, che egli ha gentilmente messo a disposizione del LC Garlasco Host Le Bozzole, per fini sociali ed umanitari.
Adriana Cortinovis Sangiovanni
Didascalia Foto:
Da sinistra, Pierluigi Bonora ed il relatore Alberto Caprotti.