CONTRIBUTO LCIF PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DIABETOLOGICO MULTI-SPECIALISTICO

Quali sono le motivazioni che portano all’ideazione di un service? Quasi sempre esso ha il suo punto di partenza da una esigenza del territorio, da una lacuna di servizio o da un disagio della popolazione.
Questo è proprio il caso del progetto di realizzazione di un Centro Diabetologico Multi-specialistico nelle strutture dell’ex Ospedale di Broni che il Lions Club Stradella Broni Host ha ideato e perseguito con determinazione. Una proposta molto ambiziosa ed altrettanto significativa per tutto l’Oltrepò orientale, territorio che, ad oggi, può unicamente contare su un ambulatorio diabetologico di monitoraggio della terapia, senza la possibilità di visite specialistiche, tanto necessarie per la cura della patologia diabetica, se non recandosi nelle strutture ospedaliere di Voghera o Pavia.
Un progetto di questa portata ha bisogno: di collaborazioni a più livelli, a cominciare dall’ASST, Azienda Socio-Sanitaria Territoriale, e dei responsabili del servizio di Diabetologia; di molteplici competenze, da quelle organizzative a quelle relazionali fino a quelle gestionali ed economiche; di comunicazione e condivisione tra Lions club ed altre associazioni per fare rete; di lavorare in sinergia col Distretto e di risorse economiche considerevoli, perciò la Fondazione Lions Clubs International (LCIF) è stata una spalla fondamentale per la finalizzazione dell’iniziativa.
Ma in cosa consiste il progetto del Centro Diabetologico Multi-specialistico? Sinteticamente il Centro si prefigge lo scopo di riunire in un solo luogo tutte quelle specialità che sono necessarie per la gestione della patologia; dalla cardiologia all’oftalmologia, alla nutrizionistica, al trattamento del piede del diabetico fino all’attività fisica in palestra.
L’ASST ha subito dimostrato grandissimo interesse, mettendo a disposizione i locali necessari, oltre all’esistente ambulatorio diabetologico, infatti il progetto consentirà di recuperare tali ambienti, di arredarli con tutto ciò che serve per ospitare i pazienti ed i medici e dotarli di tutte le strumentazioni più attuali e necessarie per la diagnostica e le indagini al fine del monitoraggio del paziente diabetico; inoltre, provvederà anche ad interventi strutturali per adeguare spazi da adibire a palestra.
Un’idea ambiziosa, come detto, che assomma un budget pari a circa 75.000 dollari e che la LCIF, riconoscendo la validità, l’importanza ed il forte impatto sul territorio, ha finanziato con la quota massima prevista, coprendo il 75% dei costi totali. Ora sarà scrupolosa la nostra attenzione e minuzioso il nostro controllo perché tutto venga realizzato nel migliore dei modi e nella massima celerità.
Una storia di successo quindi del Lions club Stradella Broni Host e del Distretto 108 Ib3, ma, soprattutto, un esempio che la collaborazione con la LCIF è un punto focale per essere più incisivi nelle nostre azioni di servizio.

Maurizio Gramegna

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