CARABINIERI ALL’ IIS GALILEI PER UN INCONTRO SULLA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE

Una lezione di alta valenza educativa e formativa quella proposta a due classi quarte del Liceo delle Scienze applicate e del Tecnologico dell’Iis Galilei di Crema riguardante la tutela del patrimonio culturale. La dirigente, prof. Paola Orini, ha introdotto l’incontro identificandolo “come esperienza pilota, la prima in provincia”, proprio perché molti studenti svolgono il ruolo di ciceroni nelle giornate del FAI e, proprio per questo, necessitano di essere informati al riguardo. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Distretto Lions 108 Ib3 nelle figure di Fausto Casarin, coordinatore dell’Area Comunità e dell’arch. Magda Franzoni, membro del Comitato Arte e Cultura. Eccellente relatore, dotato di grande empatia e capacità comunicativa con gli studenti, è stato il Maggiore Claudio Sanzò, Comandante dei Carabinieri del TPC (acronimo di Tutela del Patrimonio Culturale) del Nucleo di Monza, a cui fa riferimento tutta la Lombardia. Erano presenti anche il Cap. Giovanni Meriano, Comandante della Compagnia di Crema ed il Vicebrigadiere Andrea Galli, Addetto al Nucleo TPC di Monza. Il Maggiore ha spiegato che l’Arma dei Carabinieri, in stretta collaborazione con il Ministero della Cultura, si occupa della tutela del patrimonio culturale, grazie a 16 nuclei in tutta Italia, di cui fan parte 320 Carabinieri impiegati h 24 tutti i giorni dell’anno. I loro compiti si identificano in attività preventive, repressive, di addestramento, divulgazione, consulenza, controllo dei mercati e dei siti che vendono prodotti culturali, per verificarne l’originalità e garantire l’autenticità delle opere; sono previsti, a tal fine, anche sorvoli con elicotteri ed utilizzo di personale subacqueo. La normativa di riferimento per la tutela del patrimonio culturale è la nostra Costituzione. Tutti dobbiamo impegnarci per questo nobile scopo ed è importante sottolineare l’attualità del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, che prevede pene più severe per coloro che danneggiano i beni di tutti. Sanzò ha fatto riferimento anche all’Unite4Heritage (Uniti per il Patrimonio culturale) voluto dall’Unesco nel 2016, a cui l’Italia è stata la prima a rispondere, con professionisti denominati “caschi blu della cultura”, presenti in varie parti del mondo ed addirittura fissi in Iraq. E’ necessario, questo è il messaggio del Maggiore, che acquisiamo maggior consapevolezza dell’immensa bellezza che ci circonda, “che va apprezzata e tutelata”,  mediante il rispetto dell’arte, dell’ambiente e di tutto ciò che rappresenta il nostro incommensurabile patrimonio.

Adriana Cortinovis Sangiovanni

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